Mysterium iniquitatis. Le encicliche dell'ultimo papa

Stato: 
Archivio
Codice: L018789
Autore: 
Sergio QUINZIO (Aut)
Non INDICATO (Cop)
Editore: 
ADELPHI
Collana: 
Biblioteca Adelphi
Num.: 
007
Descrizione: 

Il potenziale romanzesco della geometria, come di ogni altra disciplina rigorosa, è enorme. Il reverendo e pedagogo Edwin Abbott Abbott (1838-1926), che per molti tratti è avvicinabile al suo contemporaneo Lewis Carroll, ne ha dato una dimostrazione memorabile nel racconto che qui presentiamo. Mondo bidimensionale abitato da segmenti, triangoli, quadrati, poligoni vari e sublimi circoli, la Flatlandia (o Paese del Piano) ci viene descritta con perizia etnologica e candido humour da un suo abitante, un eccellente Quadrato. In quel mondo, le gerarchie sono immediatamente evidenti: si passa dai volgari e spigolosi Triangoli (gli operai), ai più rispettabili Quadrati e Pentagoni (i professionisti) e ai nobili Poligoni, che si approssimano indefinitamente ai Circoli (i sacerdoti), nei quali la bruta natura angolare è del tutto annullata. Le donne sono Segmenti, e implicita nella forma è la loro natura bassa e infida, ma supremamente potente e temibile, che viene illustrata in alcune pagine di esilarante misoginia. Siamo introdotti alla complessa legislazione e agli insoluti problemi della Flatlandia; veniamo a conoscere la storia spesso drammatica del paese. E infine assistiamo agli emozionanti incontri del Quadrato narratore con il mondo unidimensionale della Linelandia (o Paese della Linea) e con la sconvolgente realtà dello spazio tridimensionale, scoperta attraverso il dialogo con una Sfera.
Si rivela a questo punto la sottigliezza speculativa del libro. Il lettore tridimensionale è partito da una posizione di onnisciente superiorità: ciò che per gli abitanti della Flatlandia è oscuro e inestricabile, appare a lui con assoluta evidenza, così come il nostro mondo, oscuro e inestricabile, potrebbe apparire a una maligna divinità che lo avesse creato come un giocattolo imperfetto. Ma questo meccanismo di mondi concentrici, incompatibili e incomunicanti, in realtà mette in dubbio i nostri stessi punti di riferimento, e il libro si chiuderà con la inquietante ipotesi di una Quarta Dimensione. In un gioco di specchi, questa ultima supposizione ci fa intendere che il nostro mondo tridimensionale è probabilmente osservato da un mondo ulteriore con la stessa superiorità e indifferenza che noi mostriamo verso gli abitanti della Flatlandia, e la prospettiva si apre così su una molteplicità di mondi diversamente ciechi e ignari, incapsulati l'uno nell'altro.
Non è mancato chi ha voluto vedere nel racconto di Abbott una sorprendente anticipazione della teoria einsteiniana, e infatti il libro è diventato ghiotta lettura di matematici e scienziati. Ma Flatlandia è un universo fantastico, minuscolo e perfetto e, come tale, resta innanzitutto un esercizio inesauribile dell'immaginazione. Ce lo dimostra, con il calore e la penetrazione di chi scopre un'insperata consanguineità, il saggio di Giorgio Manganelli qui pubblicato in appendice.
Flatlandia è apparso per la prima volta nel 1882.

Edizione: 
prima
LEM: 
5.25
Condizioni: 
copertina morbida ottimo.
Categoria: 
SAGGI
ISBN: 
9788845911071
Dimensioni: 
222 x 141
Peso: 240 g
Novità: 
07 Apr
Prezzo: 12,00€