Un Medioevo del futuro, spazi desertici, sconfinati, e popoli barbari, rudi, occupati a combattere incessanti guerre intestine. Città dal vago sapore orientale, dalle atmosfere e dai colori pullulanti di etnie affini ma allo stesso tempo ostili tra loro.
Un romanzo epico che si svolge in un'era senza tempo, lacerata dalla brutalità e dall'arroganza: la metafora del Bene e del Male a tratti si perde e si confonde in una favola messianica.
La sacralizzazione dei fenomeni naturali, delle energie universali, delle forze del destino segnano le tappe inconfondibili di quel percorso mistico intrapreso da ogni comunità umana.