Uno studio in rosso
« Uno studio in rosso, no? perché non dovremmo usare un linguaggio artistico? Nella matassa incolore della vita corre il filo rosso del delitto, e il nostro compito consiste nel dipanarlo, nell'isolarlo, nell'esporne ogni pollice». Una sentenza che ha lo stile inconfondibile di un'affermazione storica e un ben preciso marchio di fabbrica: Sherlock Holmes, il più ineffabile, presuntuoso e scientifico degli investigatori privati. Come non condividere la perplessità del dottor Watson di fronte a una così dotta disquisizione che parrebbe tratta di peso da un manuale di filosofia del delitto? E d'altro canto come non restare affascinati, nell'applicazione pratica, dalla tecnica geniale e dalle stupefacenti capacità intuitive dell'eroe di Conan Doyle? Un cadavere, due lettere, la cenere di un sigaro: Sherlock Holmes non ha bisogno d'altro, per dipanare, attraverso un'implacabile serie di deduzioni, la matassa rossa del crimine.