Un uomo e una pistola
Immaginiamo un paese ricco, altamente industrializzato. Un paese sottoposto a un forte stress economico e politico. Un paese polarizzato sui dissidi razziali. Un paese maturo per la rivoluzione. Come si può fare per impossessarsi di questo paese? Ammassando eserciti ai suoi confini? O ricorrendo a uno sciopero generale che lo paralizzi? O attuando un colpo di stato? No, in fondo basta un uomo solo, armato di pistola. Un uomo che si chiama Miles Dorn. Miles ha ucciso per la prima volta quando aveva diciassette anni, e ha ucciso solo perché lui era croato e l'altro serbo. Poi, le sue vittime sono state tante che neppure Miles riesce più a tenerne il conto. Miles Dorn, ormai, si è ritirato in una tranquilla cittadina universitaria, con i suoi libri e i suoi ricordi. E' come una pistola alla quale sia stato tolto il percussore. Finché un altro uomo di nome Heidigger non decide di rimettere il percussore al suo posto e di infilare cinque pallottole nel caricatore. Poi, Miles Dorn torna a essere quello che era, in un mondo in cui l'odio di pochi diventa l'odio di milioni di persone, e l'unica arma per conquistare il potere è il terrore.